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I Gli affreschi nella Stanza dei Poveri Gli affreschi nella Stanza dei Poveri (la Vita di Gesu Cristo, alcuni santi e la decorazione con motivi di arcatelle e di finto bugnato; figg. 1, 2) sono interessanti per lo stile molto vicino al Terzo Maestro della Cattedrale di Anagni (figg. 6〜9). Pietro Toesca, in un primo momento, li attribui allo stesso maestro (Gli Affreschi della Cattedrale di A., 1902). In seguito, ne \"Il Medioevo\" (1924, prima ed.; 1965, ristampa), ha suggerito che appartengono a \"la maniera\" del maestro (erroneamente chiamato Frater Romanus). Chi scrive il presente saggio ritiene che gli affreschi della Stanza fossero eseguiti da un seguace del maestro della Cattedrale. La questione sara importante quando si trattera di determinare la data dell'esecuzione. Cap. II Il Terzo Maestro della cripta della Cattedrale di Anagni La descrizione dello stile del Terzo Maestro (il singolare spazio pittorico, il colore e il modele illusionistici che quasi annullano la sigla romanica del drappeggio) Verso la meta del '200 il Terzo Maestro lavoro con alcuni discepoli (Cfr. P. Toesca, ibid. 1902; G. Matthiae, Pittura Romana del Medioevo, 1966). Questi discepoli eseguirono le parti mono importanti (i santi dei due pilastri; il Cristo tra santi in un andito fuori della cripta, ecc. fig. 10) sotto la rigorosa direzione del maestro, per cui a volte e difficile distinguere la mano dei discepoli da quella del maestro. Cap. III Il pittore della Stanza dei Poveri Nonostante la sua somiglianza al Terzo Maestro (la cui impronta risalta soprattutto sulla figurazione di Pilato), il pittore della Stanza sembra staccarsi alquanto dall'influenza di lui. Ad esempio: le composizioni piu narrative se da una parte sembrano indicare una certa concessione al tardivo romanico, dall'altro non vi appare l'illusionismo del Terzo Maestro nel modellare i panneggi dei tre santi accompagnati dalle piccole figure di frati. Le linee delle pieghe sono piu sciolte. In queste parti il pittore entra ormai in un nuovo ambiente, tutto diverso dal romanico, benche si esiti ancora a chiamarlo gotico. Il pittore fini per essere un eclettico. Cap. IV La datazione degli affreschi della Stanza dei Poveri Tali osservazioni ci fanno supporre che il pittore della Stanza non sia un discepolo sotto la direzione del Terzo Maestro, ma un seguace. Quindi la datazione degli affreschi della Stanza sarebbe posteriore alle opere del Terzo Maestro. Un fatto convalida la supposizione. La decorazione pittorica delle parti superiori della navata della Cattedrale (seconda meta del '200 secondo il prof. G. Matthiae, Fasi costruttive nella Cattedrale di A., 1942) ripete precisamente gli stessi motivi architettonici della Stanza (arcatelle e finti bugnati). Anche la maniera delle due opere decorative e la stessa. Non e possibile vedere in loro la mano del Terzo Maestro. Si potrebbero assegnare tutte e due le decorazioni al pittore che lavorava con ogni probabilita verso la fine del '200 nella Stanza dei Poveri.","subitem_description_type":"Abstract"}]},"item_10002_description_6":{"attribute_name":"内容記述","attribute_value_mlt":[{"subitem_description":"Premssa La descrizione dell'architettura del Convento dei Cappuccini presso Anagni (la chiesa abbaziale di S.Pietro in Vineis e gli avanzi del monastero a fianco della chiesa, nel quale si trova la Stanza dei Poveri) Cap. 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